Sailor Moon – Tra fumetto e Alta Moda

Oggi parliamo di un abito iconico della serie “Pretty Guardian Sailor Moon” (in originale: 美少女戦士セーラームーン Bishōjo senshi Sērā Mūn ) della mangaka (= autrice di manga, ossia i fumetti tipicamente giapponesi) Naoko Takeuchi.
In particolare parliamo dell’abito della Principessa Serenity, uno dei personaggi della fortunata serie.
Serenity nella versione animata

Serenity nella versione cartacea

 

L’abito però non è un’idea originale dell’autrice! Si tratta in compenso di un suo personale (e studiato) omaggio al mondo dell’Alta Moda.
Si tratta infatti dell’abito “Robe Palladio”, disegnato da Gianfranco Ferrè per la collezione primavera-estate 1992 della maison Dior. La Robe Palladio a sua volta è un omaggio all’arte classica, in quanto la sua forma vuole riprendere le forme dei capitelli ionici.

Qui la Robe Palladio esposta presso il Denver Art Museum in occasione della mostra “Dior: from Paris to the World”

Qui la Robe Palladio indossata durante la sfilata

 

Non si tratta dell’unico omaggio reso dall’autrice al mondo dell’Alta Moda, molti altri abiti di questa serie sono riferimenti alle grandi case di moda (Yves Saint Laurent, Christian Lacroix, Thierry Mugler…), ma noi ci soffermeremo sull’abito creato dalla Christian Dior.
Come è stato realizzato questo abito così bello, da affascinare anche la talentuosa disegnatrice?
L’abito è in crepe georgette di seta plissettata, bianca. Troviamo dei ricami sull’orlo della gonna, ma quello che più salta all’occhio sono il corpetto e le maniche fittamente ricamati in oro.
Dettaglio di corpetto e maniche

 

Un appunto sul nome: spesso viene trovato tradotto anche come “Palladium Dress”, ma io ho preferito usare il termine francese (ossia quello originale) che fa riferimento a Palladio, il celebre architetto veneziano vissuto nel Cinquecento.

Vista da tutti i lati: Photo Les Arts Décoratifs / Nicholas Alan Cope

 

D&G renderà poi a sua volta un omaggio a questo vestito con un abito che fa parte della collezione presentata nella Valle dei Templi a luglio 2019.

Infine una simpatica immagine di paragone che ho trovato online, per chiudere questo breve articolo:

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