Halloween

Se proviamo a chiedere alle persone per strada “cos’è Halloween?” tendenzialmente tenderemo a ricevere risposte che riguardano un’americanata, una festa in cui i bambini si vestono in maniera più o meno carnevalesca andando a suonare i campanelli dicendo “dolcetto o scherzetto?”, una festa consumistica moderna che non ha nulla a che vedere con le nostre tradizioni.
Ma sarebbe il caso di sfatare un mito: Halloween ha radici molto antiche e per nulla americane!
Se andiamo a guardare alcune migliaia di anni fa, vedremo che il nostro paese stesso nasce dalla spinta espansionistica e di conquista del popolo romano, che ha iniziato ad inglobare al suo interno popolazioni molto diverse tra loro tramite guerre, accordi, inserimento degli altri popoli nel proprio apparato burocratico e militare fino ad avere perfino degli imperatori di origine non romana. Nella sua espansione a nord, Roma è entrata in contatto anche con i galli; se pensiamo ai galli ci viene in mente Asterix, il famoso personaggio dei fumetti, ma anche gran parte del nord Italia stesso era abitato da queste popolazioni, che costituiscono un sottoinsieme dei celti.

Asterix, dalle strisce di Renè Goscinny e Albert Uderzo, disegnate a partire dal 1959

Se andiamo a guardare il calendario celtico scopriremo che tra le varie festività una delle più importanti era Samhain, che si svolgeva nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Si tratta di una festa di passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo (una sorta di “capodanno celtico”), con profondi connotati magici e legati al mondo degli spiriti, celebrata con molti falò e rituali di fertilità (con forti componenti sessuali). La festa è citata anche nel Calendario di Coligny, un’epigrafe su lastra di bronzo ritrovata nei pressi di Lione e risalente al II secolo d.C.

Il Calendario di Coligny

Come siamo arrivati da “Samhain” a “Halloween” però?
La parola è una contrazione deformata di “All Hallow Even”, ossia “vigilia di tutti i Santi”. Ma come siamo arrivati da una festa celtica ad un riferimento ai santi cristiani? Per questo dobbiamo spostarci in avanti di qualche secolo…
Mentre i romani tendevano a mantenere i pantheon e le tradizioni preesistenti delle popolazioni che sottomettevano, il Cristianesimo si imponeva come religione unica, che non poteva permettere la resistenza in parallelo di fedi pagane; ma, ben consci che secoli di tradizioni ormai radicate nella vita quotidiana delle genti non potevano essere cancellati di punto in bianco e che avrebbero scatenato fenomeni di resistenza e ostilità, il Cristianesimo ha avuto la tendenza a inglobare nella sua liturgia festività e personaggi preesistenti, rivestendoli di aspetti legati al culto cristiano vero e proprio. Ecco che una festa di spiriti e folletti diventa una festa di santi… Più esattamente la festa di Ognissanti viene ufficializzata nel 840 d.C. sotto Papa Gregorio IV. Ma cambiare il nome ha cambiato anche le tradizioni?

Gregorio IV, pontefice eletto nel dicembre 827 e morto il 25 gennaio 844

Se andiamo a guardare le tradizioni contadine piemontesi anche solo di inizio Novecento, possiamo vedere come qualcosa sia scomparso (ad esempio il contenuto sessuale) mentre altro è rimasto (il riferimento al mondo degli spiriti). In alcune zone era tradizione, ad esempio, mettere delle zucche intagliate con all’interno dei lumini lungo il vialetto del cimitero, per indicare agli spiriti la via del ritorno. In alcune zone della Valle di Lanzo i bambini del paese passavano la notte vegliando e suonando le campane ad intervalli regolari (per ricordare agli spiriti in visita di dover poi tornare a riposare nel cimitero), mangiando e bevendo un banchetto allestito dagli abitanti del paese. In alcune zone dell’astigiano veniva lasciata la tavola apparecchiata per gli spiriti in visita, con un bicchiere di latte e delle castagne bollite come offerta per gli antenati che tornavano.
Quindi ecco che, pur all’interno di una struttura a componente cattolica (si suonano le campane della chiesa, si mettono le luci al cimitero consacrato…), rimangono dei retaggi di tradizioni precedenti, ancorate al mondo contadino.
Recentemente abbiamo ritrovato la questione degli spiriti degli antenati in visita nel film di animazione “Coco” (prodotto e creato dalla Pixar Animation Studios nel 2017), che però è ambientato in Messico.

Halloween è arrivato in America grazie ai coloni europei e lì ha preso molto piede (molto più che non nelle terre d’origine) diventando una festa molto sentita. Il problema dell’aspetto consumistico non deve stupire: vediamo moltissime feste di origine religiosa perdere man mano il connotato spirituale a favore di quello materiale, per una lunga serie di motivi antropologici e sociali che sarebbe troppo lungo stare ad elencare. Ma basta pensare a Natale e Pasqua per vedere come si sia parzialmente persa sia la connotazione iniziale che quella più spirituale e religiosa.

Alcune immagini del festeggiamento di Halloween nei secoli scorsi:

 1875

 1924

 1965

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